lunedì 17 settembre 2018

“Acqua come Alimento”. Presentati i risultati di un’importante ricerca svolta da Acque Veronesi e Azienda Ospedaliera.


Acqua come Alimento”. Presentati i risultati di un’importante ricerca svolta da Acque Veronesi e Azienda Ospedaliera. L’ “Oro Blu” entrerà nelle scuole.
 
E’ vero che l’acqua è ricca di calorie? L’acqua frizzante aiuta la digestione? Bere acqua aiuta a dimagrire e ad eliminare tossine? Qual’è l’assunzione giornaliera consigliata di liquidi e quali sono le abitudini ed il rapporto che i bambini hanno nei confronti di questa importante risorsa? Sono solo alcune delle domande e degli argomenti contenuti e approfonditi nel progetto didattico-scientifico “L’Acqua come Alimento”. Un progetto ambizioso, nato dalla collaborazione tra Acque Veronesi ed il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Odontostomatologiche e Materno-Infantili dell’Università degli Studi di Verona.
 
Questa mattina (lunedì 17 settembre) il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, il Direttore dell’Unità Operativa di Pediatria, Prof. Attilio Boner ed il responsabile scientifico, il Prof. Angelo Pietrobelli, hanno illustrato alla stampa i risultati di uno studio realizzato sul consumo dell’acqua da parte dei ragazzi in età preadolescenziale. L’indagine, realizzata nei mesi scorsi attraverso la distribuzione di appositi questionari in diverse scuole e strutture sportive del territorio veronese, ha interessato circa un migliaio di bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e ha avuto l’obiettivo di individuare e analizzare le abitudini alimentarti, il rapporto che i bambini veronesi hanno nei confronti dell’acqua e, sulla base dei dati raccolti, informarli ed educarli ad un suo corretto utilizzo, sfatando anche molti falsi miti su questa fondamentale risorsa per il nostro organismo. I dati scientifici emersi sono da considerarsi di notevole rilievo. Più della metà dei bambini intervistati riferisce infatti una scarsa assunzione giornaliera di acqua. Circa il 70% dei bambini è consapevole di consumare pochi liquidi durante la giornata.
 
“Uno studio importante e prestigioso che ci consente di capire quali siano le abitudini alimentari dei bambini veronesi e quale la loro percezione e la loro consapevolezza nei confronti di una risorsa fondamentale per la nostra vita e per il nostro organismo – ha commentato Mantovanelli – I risultati della ricerca confermano la scarsa assunzione di liquidi da parte dei bambini e questo è sicuramente un dato che invita a riflettere. Per questo, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, odontostomatologiche e materno infantili dell’Università di Verona, abbiamo deciso di intraprendere azioni forti e mirate con l’obiettivo di informare, educare e sensibilizzare gli “adulti di domani”  sull’importanza dell’acqua come alimento, accrescendo in loro la consapevolezza del suo valore. Partendo da questi presupposti, intraprenderemo un’altra impegnativa sfida, portare l’”Oro blu” tra i banchi delle scuole veronesi. Nei prossimi giorni partirà in via sperimentale il progetto “Quanta acqua hai bevuto oggi?”, un imponente piano di informazione e sensibilizzazione che coinvolgerà non soltanto alunni, ma anche docenti e genitori. Solamente attraverso un’approfondita conoscenza delle tematiche idriche sarà possibile generare comportamenti responsabili e virtuosi nelle nuove generazioni, cercando così di promuovere l’acquisizione di stili di vita e abitudini corrette”.
 
“I risultati di questo studio ci hanno permesso di capire che i nostri bimbi bevono poca acqua naturale e soprattutto bevono troppe bevande zuccherate invece dell'acqua, con rischi anche di sovrappeso – ha sottolineato il professor Pietrobelli -  Diventa fondamentale quindi insegnare ai nostri bambini come sia indispensabile consumare quotidianamente in maniera responsabile e regolare l’acqua. Tra l’altro, ricordiamo che l'acqua non ha calorie".  
 
“I bambini andrebbero continuamente stimolati ed invitati a bere durante le ore scolastiche dai docenti – ha detto il professor Boner – Bere poca acqua potrebbe avere infatti gravi conseguenze anche per la salute”.
 
 
Il progetto “Quanta acqua hai bevuto oggi?”, già sottoposto all’attenzione dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ Azienda AULSS 9 Scaligera (SIAN), condiviso dal Comune di Verona e approvato dall’Ufficio Scolastico d’Ambito Territoriale di Verona, dall’Ordine dei Pediatri, dei Farmacisti e dei Medici di Base, interesserà in questi mesi alcune scuole campione del territorio veronese, con l’obiettivo di implementare in maniera significativa il piano di educazione-informazione nei prossimi anni, attraverso numerose azioni didattiche e scientifiche”.
                                                              
 
 
 

 
 
 
Ufficio Stampa di Acque Veronesi e Amia
Marco Mistretta
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