giovedì 31 marzo 2011

ACQUA. FITTO, "E' E RESTA PUBBLICA. PER I SERVIZI IN HOUSE SE NE PARLERA'IN COMMISSIONE PARLAMENTARE


ACQUA: FITTO, E' E RESTA PUBBLICA, MORATORIA NON NECESSARIA. PER I SERVIZI IN HOUSE SE NE PARLERA'IN COMMISSIONE PARLAMENTARE

L'acqua 'e' e resta pubblica, e le polemiche che si concentrano sulla proprieta' di questa risorsa fondamentale per l'uomo, non fanno altro che allontanarci dal cuore della discussione, ovvero l'innalzamento dei livelli di qualita' da offrire al cittadino e degli investimenti da effettuare per il miglioramento strutturale delle reti idriche del paese'. E' quanto ha detto il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, rispondendo al question time alla Camer ad una interrogazione sulle iniziative per la moratoria degli affidamenti cosiddetti 'in house' del servizio idrico integrato, presentata dall'Idv in vista del referendum del 12 e 13 giugno.
Ricordando che la legge offre un 'quadro di regole chiaro, certo ed equilibrato', Fitto ha detto che 'nonostante le grandi resistenze dello status quo, si e' riusciti nell'intento di trovare una sintesi utile per il paese e di introdurre trasparenza e concorrenza in un settore caratterizzato ancora da un rapporto costo-qualita' del servizio troppo spesso inadeguato. Non posso non rilevare che i quesiti referendari rischiano di portarci indietro a prima della cosiddetta legge Galli, quando le aziende municipalizzate gestivano i servizi fuori della concorrenza, con una forte ingerenza della politica e senza spirito imprenditoriale'. Un 'passato che e' ancora presente', ha aggiunto il ministro riferendosi al decreto per la determinazione della tariffa che risale 'all'agosto 1996'.
'In merito alla cessazione degli affidamenti in house non conformi alla nuova disciplina, prevista per il 31 dicembre 2011, e' stata avviata la discussione nella commissione affari costituzionali di alcune risoluzione che toccano anche il tema della proroga di tale termine con particolare riguardo al servizio idrico. In quella sede tale eventualita' potra' sicuramente essere oggetto di approfondimento. Ritengo, tuttavia che il tempo che intercorre tra la data del referendum' e il 31 dicembre e' tale da escludere ostacoli al 'corretto esercizio della sovranita' popolare', ha concluso Fitto