Convegno “Servizi a Rete Tour”
L’evento, promosso dal network di comunicazione “Servizi a Rete” e da Viveracqua, ha visto tra i relatori Roberto Mantovanelli, Presidente di Acque Veronesi, che ha centrato il suo intervento sul tema delle interconnessioni e della sinergia col territorio, al servizio dei cittadini. “I gestori dei servizi idrici” spiega Mantovanelli “sviluppano la loro attività su più piani: l’innovazione tecnologica, i Piani di Sicurezza dell’Acqua, la depurazione, adottando le soluzioni più efficaci. Si tratta di attività fondamentali per il futuro dei territori, come fondamentale è l’investimento sulle nostre reti, attraverso la digitalizzazione e la creazione di sistemi integrati. Acque Veronesi sta investendo molto in progetti di interconnessione. In area montana stiamo ultimando il rinnovo dell’adduttrice Peri – Michelazzi, per approvvigionare d’acqua la Lessinia. Un’opera del costo di 2.8 milioni di euro, finanziata per un milione dal Fondo Comuni di Confine, che riesce a coprire un dislivello di 880 metri. In area pedemontana l’investimento più imponente riguarda il fondamentale progetto della Belfiore-Lonigo, un’adduttrice da 24 milioni di euro e 18 chilometri di lunghezza, finanziato dalla protezione civile, per rifornire d’acqua potabile la centrale di Lonigo, la cui falda di approvvigionamento è stata contaminata da PFAS. Nella pianura è in corso la realizzazione di un intervento desiderato da anni: la Nogara-Gazzo. 11 milioni di euro i primi tre stralci per posare 18 chilometri di tubi che porteranno acqua controllata e di qualità in 7 comuni della pianura veronese, due dei quali ancora oggi sprovvisti di acquedotto.”
Per la valorizzazione del territorio, inoltre, la società veronese è impegnata come soggetto attuatore di opere per 5 milioni di euro per Verona, Minerbe e Cerea e per 1.3 milioni per Belluno. Questi fondi, messi a disposizione dal Commissario Zaia a supporto dei territori colpiti dalla tempesta VAIA, l’eccezionale ondata di maltempo che nel 2018 colpì diverse aree del Veneto, sono destinati ad interventi per la raccolta delle acque piovane nelle aree particolarmente soggette ad allagamenti. “Lavorare sulle acque meteoriche” prosegue Mantovanelli “significa agire in buona parte fuori dal nostro perimetro d’azione, ma come azienda pubblica con specifiche competenze e sviluppate capacità, ci siamo messi a disposizione per portare al nostro territorio questi fondi: siamo fieri di aver messo a terra investimenti in infrastrutture che nel tempo generano valore nel luogo in cui viviamo e che nel difficile momento attuale fungono da volano per la ripresa economica”.
Per la valorizzazione del territorio, inoltre, la società veronese è impegnata come soggetto attuatore di opere per 5 milioni di euro per Verona, Minerbe e Cerea e per 1.3 milioni per Belluno. Questi fondi, messi a disposizione dal Commissario Zaia a supporto dei territori colpiti dalla tempesta VAIA, l’eccezionale ondata di maltempo che nel 2018 colpì diverse aree del Veneto, sono destinati ad interventi per la raccolta delle acque piovane nelle aree particolarmente soggette ad allagamenti. “Lavorare sulle acque meteoriche” prosegue Mantovanelli “significa agire in buona parte fuori dal nostro perimetro d’azione, ma come azienda pubblica con specifiche competenze e sviluppate capacità, ci siamo messi a disposizione per portare al nostro territorio questi fondi: siamo fieri di aver messo a terra investimenti in infrastrutture che nel tempo generano valore nel luogo in cui viviamo e che nel difficile momento attuale fungono da volano per la ripresa economica”.